‘Donna di veleni’ al Teatro Coccia di Novara
Carissimi Soci e simpatizzanti,
con la presente Vi vogliamo offrire un’opportunità last minute davvero importante: la possibilità di assistere all’opera in prima esecuzione assoluta Donna di veleni al Teatro Coccia di Novara, domenica 16 febbraio 2020 con inizio spettacolo alle ore 16. Grazie alla collaborazione instaurata con il Teatro già nella scorsa stagione, ci è stata proposta questa iniziativa al prezzo eccezionale di Euro 12, senza numero minimo di partecipanti. Per questo motivo non sarà possibile organizzare il pullman ma si potrà raggiungere il Teatro con mezzi propri o in treno con partenza da Santhià alle ore 14:38.
Chi fosse interessato a partecipare, può aderire comunicando al nostro indirizzo e-mail i nominativi degli interessati. Il pagamento del biglietto dovrà avvenire anticipatamente e potrà essere effettuato con bonifico bancario o in contanti sabato 8 febbraio 2020 dalle ore 16 alle ore 18 presso la nostra sede Associativa (via De Amicis, 5) in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata alla cartapesta.
RingraziandoVi per l’attenzione e sperando di incontrarVi per questa bella opportunità, Vi alleghiamo alcune informazioni sull’opera e Vi salutiamo cordialmente.
LOCANDINA
musica di Marco Podda
libretto di Emilio Jona
direttore Vittorio Parisi
regia Alberto Jona
immaginario visivo Cora De Maria e Jenaro Meléndrez Chas
scenografia Alice Delorenzi
sagome originali Cora De Maria
Dèdalo Ensemble
Coro San Gregorio Magno
Coro delle voci bianche del Teatro Coccia
Maria Júlia Farrés-Llongueras
Ruggero Danilo Formaggia
Donna di Veleni Paoletta Marrocu
Amante Matteo Mezzaro
Paesani, giovani, ragazzi Solisti dell’Accademia
AMO del Teatro Coccia
Ombristi Alice De Bacco, Anna Guazzotti, Pierre Jacquemin
Prima esecuzione assoluta
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia con Controluce Teatro d’Ombre
Una storia contemporanea che affonda le sue radici nel mondo popolare e nella Sicilia barocca. Un triangolo amoroso su cui domina una imponente figura femminile, sorta di grande madre e Acabadora, che guida i destini di vita, amore e morte. Un libretto lirico e poetico, scritto dal biellese Emilio Jona, che prende spunto a sua volta da antichi strambotti e ottave popolari. Infine il teatro d’ombre che racconta il mondo ora oscuro ora onirico che regge il meccanismo dell’opera.
Un’occasione unica per conoscere l’opera contemporanea!